Presentazione del progetto - testo di Giulia Di Rienzo e Vita Nolè
Il progetto “Arte Plurale – Biennale 2009”, che ha coinvolto le classi IV a Grafici A e IV a Grafici B dell’IIS “Bodoni-Paravia” è stato un’occasione straordinaria per vedere applicata sul campo l’interdisciplinarietà che è oggi uno dei cardini della didattica. Hanno infatti cooperato i docenti di storia dell’arte e disegno, di stampa e di lettere.
Il progetto si è articolato in più fasi: cognitive (ad es. la lezione del pittore Alberto Reviglio sull’Art Brut), sociali, (la giornata di lavoro alla comunità diurna della Falchera, nonché le visita dei ragazzi ospiti della comunità presso l’IIS Bodoni-Paravia), operative (la progettazione e la collaborazione con i ragazzi della comunità e la realizzazione delle serigrafie).
L’operatività ha avuto poi un’eccezionale ricaduta sul piano dell’educazione alla cittadinanza attiva. Tutti gli allievi hanno infatti lavorato con entusiasmo a questo progetto, manifestando una sensibilità ai temi sociali che finora non era emersa con tanta evidenza. La classe ha compreso la portata di un lavoro che si estende al di là dei limiti angusti del recinto dei “normali” ed ha trasformato il lavoro grafico in un esercizio costante di riflessione unito alla volontà di continuare la collaborazione a progetti che vanno in questa direzione.
Valgano al proposito le parole di un’allieva:
“Ero entusiasta all’idea di vedere un mondo a parte, diverso dal mio, per me un mondo sconosciuto, ma migliore da un certo punto di vista (…) ho pensato che, visto come solitamente si comporta l’uomo, i disabili siamo noi”.
Il progetto si è articolato in più fasi: cognitive (ad es. la lezione del pittore Alberto Reviglio sull’Art Brut), sociali, (la giornata di lavoro alla comunità diurna della Falchera, nonché le visita dei ragazzi ospiti della comunità presso l’IIS Bodoni-Paravia), operative (la progettazione e la collaborazione con i ragazzi della comunità e la realizzazione delle serigrafie).
L’operatività ha avuto poi un’eccezionale ricaduta sul piano dell’educazione alla cittadinanza attiva. Tutti gli allievi hanno infatti lavorato con entusiasmo a questo progetto, manifestando una sensibilità ai temi sociali che finora non era emersa con tanta evidenza. La classe ha compreso la portata di un lavoro che si estende al di là dei limiti angusti del recinto dei “normali” ed ha trasformato il lavoro grafico in un esercizio costante di riflessione unito alla volontà di continuare la collaborazione a progetti che vanno in questa direzione.
Valgano al proposito le parole di un’allieva:
“Ero entusiasta all’idea di vedere un mondo a parte, diverso dal mio, per me un mondo sconosciuto, ma migliore da un certo punto di vista (…) ho pensato che, visto come solitamente si comporta l’uomo, i disabili siamo noi”.